WWW.BLATAPLANET.COM
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

WWW.BLATAPLANET.COM

***** SAPREMO SODDISFARE LA TUA VOGLIA DI BLATA *****
 
IndicePortaleGalleriaUltime immaginiCercaRegistratiAccedi

 

 banchi prova in commercio .

Andare in basso 
2 partecipanti
AutoreMessaggio
david
THE BOSS
THE BOSS
david


Messaggi : 414
Reputazione : 9
Data d'iscrizione : 25.12.08

banchi prova in commercio . Empty
MessaggioTitolo: banchi prova in commercio .   banchi prova in commercio . Icon_minitimeDom Gen 11, 2009 3:16 pm

molte persone chiedono di provare le loro maxi , mini , moto sui banchi prova perche sono curiosi di vedere se realmente quello che acquistano per 6 , 10 , 15 100 cv sinao veri o solo specchietti per le allodole ...

io ora mi limitero' a scrivere quello che posso sapere io in merito a banchi prova potenza .


Funzionamento

Questi banchi si basano sul "freno dinamometrico a correnti parassite", quindi su un freno. Il funzionamento di questi dispositivi è basato sul principio delle "correnti parassite" o "correnti di Foucault", che vengono generate dal movimento di parti metalliche all'interno di un campo magnetico e che sono capaci di produrre una modificazione di flusso, che corrisponde una forza frenante (perciò si parla di freni elettromagnetici), inoltre sono composti anche da un rullo di notevoli dimensioni e peso (diametro di circa 50 cm per 150 kg di massa) e un modulo elettronico per la raccolta delle grandezze espresse dalla cella di carico e/o dal rilevatore del numero di giri del rullo stesso.
Quindi il freno è un rotore (albero motore) e da un disco polare a forma stellare, che ruota fra due camere di raffreddamento integrate nel corpo frenante, sedi di un campo magnetico prodotto da una bobina eccitata in corrente continua.
La rotazione del disco polare provoca una variazione nel tempo del flusso magnetico, generando le correnti parassite sullo strato metallico delle superfici delle camere di raffreddamento, sono le "correnti indotte", che si comportano in modo tale da opporsi alla variazione del flusso magnetico e, di conseguenza , al movimento del rotore.


Principio su cui si basa la misurazione
La forza generata dall'azione frenante del freno, viene contrastata con una forza uguale e contraria da parte dello statore, per via del principio di azione e reazione, in questa situazione l'intero corpo frenante, che è supportato all'estremità dell'albero da due cuscinetti inizierebbe a ruotare su se stesso, ma questo viene impedito dalla "cella di carico". La cella di carico è costituita da un insieme di estensimetri a resistenza, uniti a formare un ponte di Wheatstone (che consente una precisa misurazione della resistenza elettrica) e racchiusi in una custodia metallica di protezione. La forza da misurare deforma leggermente l'elemento di misura provocando una variazione di resistenza elettrica degli estensimetri proporzionale alla forza stessa, il segnale che ne deriva (dell'entità di pochi millesimi di Volt) viene amplificato ed elaborato, e permette di ricavare il valore della coppia motrice, questo valore assieme al numero di giri rilevati, si risale al valore della potenza massima.


Luogo della prova
Per poter effettuare una prova corretta bisogna adoperare vari accorgimenti:
Ventilatori, per il raffreddamento del motore del mezzo in prova
Slitta regolabile, per il fissaggio del veicolo sul banco
Personal computer, che serve a visualizzare e registrare i risultati delle prove
Inoltre l'intero complesso deve essere installato in un locale con atmosfera controllata, ossia il più possibile omogenea e indipendente dal periodo dell'anno e dalle condizioni meteo, ciò per evitare difformità di misurazione dovute a variazioni di temperatura, pressione atmosferica o tasso di umidità tanto grandi da non poter rientrare nel range ammesso dai pur validi software per la correzione dei fattori ambientali.


Tipo di misurazione
Con i banchi prova è possibile rilevare la potenza e coppia motrice in due modalità:
Inerziale
Frenato
In entrambi i casi, una volta fissato il mezzo sull'apparecchiatura, bloccando l'avantreno o retrotreno (a seconda della trazione o tipologia di bloccaggio) nella posizione opportuna per collocare la ruota/e motrice sul rullo, si avvia il motore (che deve essere a temperatura di regime) e si accelera cambiando marcia sino a innestare il rapporto più lungo. Dopodiché si rallenta sino al minimo regime sostenibile per poi spalancare l'acceleratore fino a far guadagnare al motore tutti i giri di cui è capace, questa procedura, in gergo tecnico, si chiama "rampa" oppure "lancio".


Inerziale
Con la prova al banco di tipo inerziale, si sfrutta la massa del rullo e l'accelerazione impartitagli dal mezzo in prova, senza che il freno venga attivato, questo tipo di prova è molto rapido, ma non permette di verificare la corretta curva del motore, dato che l'inerzia del rullo nasconde/ armonizzare incertezze o buchi d'erogazione.


Frenata
Con la prova al banco di tipo frenata (controllata), prevede che il freno a correnti parassite sia attivo e si ottiene una misurazione più precisa e rappresentativa delle reali potenzialità del mezzo in prova, Inoltre si ha la possibilità d'impostare il "tempo di rampa" (generalmente non meno di 30 secondi), o di eseguirla "a punti" per un determinato intervallo di numero di giri, in modo d'avere un risultato più che affidabile.
Non per niente, il metodo del banco con freno attivato è quello normalmente usato dai costruttori o dai preparatori per eseguire le mappature delle centraline elettroniche o digitali.


Punto di misurazione
Il punto di rilevamento della potenza e coppia del motore può essere diverso:
All'albero, in questo caso l'albero motore è collegato direttamente al freno dinamometrico e testato senza che questo sia collegato ai organi della trasmissione.
Al pignone o al mozzo del cambio, il rilevamento viene eseguito con il mezzo privo della/e ruota/e di trazione e dell'organo di trasmissione, quindi il banco dinamometrico viene calettato sul mozzo d'uscita del cambio al posto del pignone o albero di trasmissione.
Alla ruota, il rilevamento viene eseguito con il mezzo privo della/e ruota/e di trazione e il banco dinamometrico calettato sul mozzo-ruota.
Al pneumatico o Al rullo, il rilevamento viene eseguito con il mezzo completo, facendo ruotare la/e ruota/e sul rullo.
Queste misurazioni portano ad avere risultati diversi, perché a seconda del punto di misurazione ci sono diverse dispersioni dell'energia trasmessa, per esempio nella rilevazione all'albero si ha la minore dispersione possibile, che è data dalle superfici di contatto del motore e dai cuscinetti, bronzine o boccole che ne permettono la rotazione, mentre con il rilevamento al pignone si ha la dispersione data dal sistema di cambio (a variazione continua/variomatic, mentre con il rilevamento alla ruota si ha la dispersione data dal sistema di cambio (a variazione continua/variomatic o manuale), dall'olio della trasmissione quando questo è presente e dalla trasmissione finale (catena, cinghia o albero), mentre nel rilevamento al pneumatico si ha anche la dispersione data dal pneumatico.
La misurazione alla ruota ha nella maggior parte dei casi un valore intermedio tra la potenza all'albero e la potenza al rullo, mentre la misurazione al pignone ha generalmente un valore intermedio tra potenza alla ruota e potenza all'albero.


Coast-down
Il "coast-down" serve per avere una misurazione il più reale possibile (non tutti i banchi prova ne sono capaci), che si effettua prima di procedere alla misurazione, e permette di predeterminare l'esatta misura degli assorbimenti generati dagli organi di trasmissione e dallo pneumatico (a valle dell'albero motore), che consiste di portare il motore al massimo per poi azionare la frizione e lasciare diminuire progressivamente la velocità di rotazione della ruota di razione e del rullo, sino a fermarsi, quindi fio ad aver scaricato tutta l'energia precedentemente accumulata per mettere in movimento il rullo.
La curva che si ricava dopo il coast-down è di natura esponenziale rispetto al numero di giri, per questo motivo, i mezzi più veloci e con pneumatici più abbondanti sono anche quelli che risultano globalmente più penalizzati dalle perdite per attrito. Il banco è dotato di un software che consente, partendo dai valori di potenza al rullo, di parametrizzarli con i valori di coast-down, e con ciò fornire anche la potenza all'albero motore, quest'ultimo valore, a sua volta messo in rapporto con i rendimenti dei vari organi della trasmissione (cambio, trasmissione iniziale e finale), permette di calcolare anche la potenza alla ruota.
Torna in alto Andare in basso
simoncelli
UTENTE
UTENTE
simoncelli


Messaggi : 34
Reputazione : 0
Data d'iscrizione : 11.01.09
Età : 41
Località : vaiano

banchi prova in commercio . Empty
MessaggioTitolo: Re: banchi prova in commercio .   banchi prova in commercio . Icon_minitimeLun Gen 12, 2009 1:41 am

ahahhahahahaah..... non ci ho capito niente !!!!! cyclops
Torna in alto Andare in basso
 
banchi prova in commercio .
Torna in alto 
Pagina 1 di 1

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
WWW.BLATAPLANET.COM :: AREA TECNICA :: IN OFFICINA-
Vai verso: